Depurazione

Restituiamo al territorio ciò che già gli appartiene, in modo sicuro e sostenibile

Il servizio di depurazione tratta le acque reflue raccolte dalla rete fognaria, rimettendole in ambiente attraverso impianti tecnologicamente avanzati, nel pieno rispetto delle normative ambientali e a tutela della salute pubblica 

La depurazione

Rimettiamo in natura circa 100 milioni di metri cubi d’acqua all’anno

L’acqua, una volta utilizzata nelle attività domestiche e industriali inizia il suo “viaggio” attraverso la rete fognaria fino a raggiungere gli impianti di depurazione, ovvero un insieme di strutture nelle quali si realizza il vero e proprio processo di “pulizia delle acque di scarico”, chiamato depurazione.

Le acque di scarico, dette anche acque reflue, sono quindi le acque utilizzate nelle attività umane, domestiche, industriali o agricole e per questo motivo contengono sostanze organiche e inorganiche che, se non venissero “pulite” con la procedura di depurazione, recherebbero danno al territorio, all’ambiente e  alla nostra salute.

Le acque reflue, infatti, dopo il loro utilizzo, non possono essere immesse direttamente nel terreno, nei fiumi, nei laghi e nei mari, ma devono essere prima sottoposte a interventi di depurazione costantemente monitorati con attività di controllo, analisi e manutenzione.

Affiniamo ininterrottamente  questi  processi di trattamento delle acque di scarico al fine di avere un impatto positivo sull’ambiente, ma anche sulla sfera economica e sociale del nostro territorio.

Questa incessante pratica, viene effettuata dalla nostra società, secondo quanto stabilito dalle normative italiane e comunitarie, che prevedono le azioni necessarie a raggiungere o mantenere il buono stato di qualità delle acque superficiali o profonde, tutelandole dall’inquinamento.

Questo complesso processo  che si svolge all’interno dei depuratori, comprende varie fasi  all’interno di grandi “vasche” nelle quali avviene la rimozione degli inquinanti, ovvero di quelle impurità che, come abbiamo detto, se rilasciate in ambiente, potrebbero interferire con il normale funzionamento degli ecosistemi,  modificandone gli equilibri.

Qualsiasi tipo di utilizzo delle acque infatti lascia delle “tracce”  più o meno accentuate che ne impediscono la diretta restituzione all’ambiente, determinando pertanto la necessità di  rimuoverle dalle acque di scarico.

Gli impianti di depurazione hanno quindi un unico obiettivo:  restituire a nuova vita l’acqua di scarico, rendendola perfettamente pulita e depurata per  essere nuovamente immessa nell’ambiente (lago, fiume, mare…) concludendo così il ciclo del sistema idrico integrato.

E’, inoltre, importante ricordare che i depuratori sono fatti esclusivamente per trattare le acque di fognatura, non tutti i rifiuti. Impariamo quindi a usare correttamente posacenere e cestini, a conferire gli oli esausti, anche quelli che usiamo per cucinare, ai consorzi di smaltimento, perché la tutela dell’ambiente e dei corsi d’acqua parte soprattutto dai comportamenti di ciascuno di noi!

Come funziona

Dalla fognatura alla natura

La depurazione delle acque avviene sfruttando processi fisici, chimici, meccanici e biologici.  Quest’ultimi rappresentano il cuore di un impianto di depurazione in quanto i batteri, dei veri e propri “microrganismi pulitori”, si nutrono degli inquinanti e quindi li rimuovono dall’acqua.

L’aggregazione dei batteri in fiocchi determina la formazione dei fanghi attivi o fanghi biologici, fondamentali per il processo di pulizia delle acque. I fanghi, una volta che hanno svolto il loro importantissimo compito, devono essere separati dalle acque prima di poterle restituire all’ambiente.

I processi chimici, fisici e meccanici di depurazione sfruttano invece le migliori tecnologie disponibili per eliminare la parte di inquinanti non rimovibili tramite il processo biologico.

Una volta verificato che le sostanze dannose per l’ambiente sono state eliminate, l’acqua è pronta per la restituzione in ambiente ossia  per essere immessa in un fiume o in un lago, come avviene in provincia di Varese, oppure nel mare, come accade in altre zona d’Italia, concludendo così il ciclo del sistema idrico integrato.
 


Dove finiscono i microrganismi pulitori?

I fanghi di depurazione una volta separati dall’acqua vengono stabilizzati per ridurre al minimo la loro attività biologica e disidratati  fino a formare una specie di terriccio che, a seconda delle caratteristiche, può essere trasformato in un compost per l’utilizzo in agricoltura come fertilizzante o, in alcuni casi, smaltito in inceneritori e in discariche.

 

Non è ancora finita...

I fanghi di depurazione vengono anche sfruttati in un ciclo virtuoso che permette di ricavare da essi biogas: uno dei nostri obiettivi è quello di incrementarne sempre più la produzione, installando anche gruppi di cogenerazione che possano rendere disponibile l’energia così ricavata.

La depurazione in numeri

I nostri numeri

comuni
150

Comuni serviti

workflow-circle
15

Comuni fuori provincia

circle
78

Impianti gestiti

user group
1.240.542

Abitanti equivalenti

tutela perdite occulte icon
106.066.944

Mc reflui trattati al 31/12/2023

rain-double-drop
1

Comuni fuori ambito

Un viaggio di chilometri dalle sorgenti e dalle falde fino alle nostre case